Google Search Console – La Guida

Google Search Console – La Guida

All, Google, Seo, webmarketing, Webmaster

Gli strumenti esterni per monitorare il posizionamento del vostro sito sono tantissimi, ci sono tanti servizi ottimi per l’ottimizzazione e il monitoraggio del vostro sito, per esempio l’abbonamento a rankingCoach, disponibile su siti JimdoPro e JimdoBusiness.

Ma oggi vogliamo parlarvi di Google Search Console (GSC) la piattaforma gratuita, che molti di voi conoscevano già con il nome di Google Webmaster Tools, e che è da tempo una risorsa fondamentale per fare SEO in modo efficace.

GSC vi permette di comunicare con i robot di Google, che scansionano i contenuti del web, sono ovvero le macchine che indicizzano il vostro sito, ma vi permette anche di monitorare l’indicizzazione perché vi segnala errori e problemi che possono risultare da azioni fatte sul sito o da eventuali aggiornamenti dell’algoritmo di Google.

 

In questo articolo vi presentiamo i basic di GSC, per permettervi di cominciare con slancio e appassionarvi alla SEO, insieme vedremo:

Come collegare il vostro sito a GSC

1) Registrazione dell’account

1. Accedete al sito di Google Search Console e registratevi

2. Cliccate su Aggiungi un sito – più info

3. Inserite l’indirizzo del sito e cliccate su Continua

4. Scegliete in alto il tab Metodi alternativi e selezionate l’opzione tag HTML

Visualizzerete adesso il codice di verifica del vostro sito, una stringa in HTML simile a questa:

<meta name=”google-site-verification” content=”CrjTYPpfdfsddGCZkjxIiZ9uvrpzJt-FAgU2tllXXD4″ />

5. Copiate la stringa e inseritela nel vostro sito in Impostazioni > Modifica head e salvate

6. Tornate nella pagina di Google Webmaster Tools e confermate l’integrazione del codice cliccando su Verifica.

 

Generalmente il collegamento avviene entro 24/48 ore.

Importante: La registrazione a Google Search Console, non comporta l’immediato inserimento del vostro sito fra i risultati di ricerca di Google. I robot di Google dovranno prima visitare e scansionare la pagina, e questo potrebbe richiedere qualche giorno.

2) Come inserire la mappa XML del vostro sito

La mappa del vostro sito offre la visione completa dell’architettura del vostro sito, pagine nascoste escluse naturalmente. Inserire l’URL della Sitemap negli strumenti di Google Search Console permette a Google di accelerare i tempi di indicizzazione, rendendo più facile e veloce la lettura delle pagine e dei contenuti del vostro sito da parte dei robot.

 

Trovare la sitemap del vostro sito è semplicissimo, basta aggiungete /sitemap.xmlall’indirizzo del vostro sito (per es. nomesito.it/sitemap.xml). Dalla Toolbar in Impostazioni > Gestione footer, potete renderla visibile nel footer del vostro sito.

 

Per inserire la mappa del sito, accedete al vostro account su Google Search Console:

Come inserire la sitemap su Google Search Console

1. Cliccate sul vostro sito, se risulta già collegato

2. Cliccate su Scansione e quindi su Sitemap nel menu a sinistra

3. Cliccate su Aggiungi/Testa Sitemap in alto a destra

4. Completate l’URL inserendo nella casella di testo solamente Sitemap.xml

5. Confermate cliccando su Invia Sitemap

Funzioni principali di Google Search Console

Una volta attivato l’account su Google Search Console e inserito il vostro sito, vi renderete presto conto che la piattaforma è ricca di opzioni, per non perdere il filo, ecco le funzioni principali su cui concentrarsi. Poi ben vengano gli approfondimenti, il vostro sito ne gioverà di sicuro!

1) Analizzare il traffico di ricerca

Andate in Traffico di ricerca > Query di ricerca nel menu a sinistra.

Qui è possibile visualizzare, per uno specifico arco di tempo, le query della ricerca su Google che gli utenti del web hanno ricevuto quando hanno cercato e trovato il tuo sito tra i risultati proposti. Potete anche visualizzare informazioni relative alle pagine del vostro sito che sono state visualizzate più spesso nei risultati di ricerca.

Query = Termine o frase inserita dall’utente su Google (es. “Ristorante Taormina”)
Impressioni = Il numero di volte che le pagine del vostro sito sono state visualizzate nei risultati di ricerca.
Clic = Il numero di clic fatti da un utente sulla voce che indica il vostro sito nei risultati di ricerca.
Esempio di query di ricerca su Google Search Console

Con i grafici di GSC noterete che nel weekend il traffico generalmente diminuisce, quindi non preoccupatevi del “sali e scendi”, potrete anche individuare eventuali “fenomeni stagionali”, per esempio:

  • ci sono più ricerche su Google per la query ombrello o crema solare in luglio e agosto rispetto ai mesi invernali;
  • una query come prenota posto al cinema sarà più ricercata nei fine settimana, quando le persone sono più inclini a fare questo tipo di attività.

 

Nel monitorare i dati, considerate sempre un arco di tempo di almeno 10-15 giorni, per avere una panoramica significativa della vostra analisi.

 

Se siete curiosi e volete estendere la vostra analisi per ottenere delle previsioni circa il volume di visite per una o più parole chiave, vi consigliamo Google Trends.

2) Seguire l’evoluzione del vostro sito e la reazione degli utenti ai risultati di Google

Nell’esempio qui sopra potete vedere nel dettaglio dei dati interessanti.

La query “jimdo forum”, per un determinato periodo di tempo, è stata mostrata 376 volte (impressioni) tra i risultati di Google, con 134 clic da parte degli utenti che l’hanno trovata, vale a dire il 36% di CTR (134/376 x 100 = 36%).

L’ultima voce, posizione media, mostra appunto in quale posizione ha stazionato il nostro sito (in questo caso il forum di Jimdo) tra tutti i risultati di Google (quasi sempre primi, non male!).

In questo modo potete facilmente scoprire quale parola chiave funziona maggiormente sul vostro sito, così da capire su cosa dovreste concentrarvi per migliorare i testi e i contenuti presenti sulle vostre pagine.

 

La nostra dritta: se avete una query che porta tanto traffico sul vostro sito, create una pagina ad hoc sul vostro sito, in cui scrivere sul tema. In questo modo facilitereste di gran lunga l’indicizzazione di quella determinata pagina e avrete più possibilità di ottenere più visite.

CTR = (Click-Through-Rate) La percentuale di impressioni che hanno portato a un clic per accedere al vostro sito.
Posizione media = La posizione media più elevata del vostro sito nella pagina dei risultati di ricerca in relazione alla query in questione.

Ricordatevi che per migliorare la percentuale di CTR è importantissimo lavorare nell’area SEO di ogni pagina del sito, cercando di inserire un’ottima descrizione e un titolo esaustivo e d’impatto. Per maggiori informazioni, trovate tutto qui.

3) L’importanza dei link esterni che rimandano al vostro sito

Nella sezione Link che rimandano al tuo sito scoprirete quali siti hanno linkato il vostro sito, quello che per voi rappresenta un cosiddetto Backlink.

 

L’importanza di questi siti è notevole per reputazione complessiva che Google attribuisce al vostro sito.

Nello specifico, i Backlink devono essere su siti di qualità. Più autorevole è il sito che cita il vostro link, meglio sarà in per l’indicizzazione di Google.

 

Piccolo consiglio: caso prestate particolare attenzione alle parole chiave con cui il vostro sito viene più citato, accertatevi che siano presenti nel vostro sito. Eventualmente integratele tra i contenuti delle vostre pagine, sia come contenuti di testo che nei titoli.

Conclusioni

Google Search Console è una piattaforma inevitabile per fare SEO in modo efficace, poi ci sono tanti altri fattori che influiscono sul successo del vostro sito sui motori di ricerca.

Avere un dominio, curare i contenuti, aggiornare con regolarità il vostro sito, ecc.

Per ottenere e mantenere i buoni risultati è importante la costanza e l’intuizione, ci auguriamo che questa piccola introduzione sia un buon primo approccio e vi permetta di appassionarci alla SEO.

Sourcejimdo

Google AdSense – Consigli per l’approvazione

Google AdSense – Consigli per l’approvazione

All, Google, Seo

Dove e come cominciare con Google

Quello che abbiamo scoperto è che Google non è così esigente come si fanno sembrare di essere. Il trucco è quello di rendere il vostro sito in modo tale che si sta solo fornendo contenuti, questa è la chiave. La creazione di articoli interessanti, leggibilità e ben ottimizzati a livello SEO.

Non ti preoccupare, una volta che hai approvato è possibile utilizzare tale codice dove si vuole – così si può mettere su altri siti che vendono più tardi. Ma ai fini di ottenere approvato, cercare di limitare al solo contenuto, il contenuto e più contenuti!

Ora, per il disclaimer prima di iniziare a parlare di come ottenere il vostro sito approvato per Google Adsense. Io non sono un membro di Google a tutti, tutto quello che sto per dire è tutta speculazione ed esperienza. Il tasso di approvazione al 100% non è una cosa poi così difficile al primo tentativo.

Ecco i tre elementi principali

1. Sito look and feel – Non che Google vuole un sito web 10 mila dollari dal design professionale, ma anche non vuoi un po ‘pezzo di spazzatura. Assicurati di avere almeno un sito web presentabile – anche se è solo pochi tavoli e un colore di sfondo solido. Evitare l’uso di sfondi di cattivo gusto o contrasti di colore non professionali.

2. Contenuto – Il più importante – Google crede nel contenuto. Se si tenta di ottenere un sito web con poche pagine approvate, io non credo che avrà fortuna. È necessario avere almeno 15-20 pagine, preferibilmente, pagine 15-20 di articoli / risorse, contenuti aka.

3. Traffic – Molti “esperti” dicono che Google guarda per vedere che tipo di traffico che hai e che non approvano i nuovi siti senza traffico. La mia esperienza dice che questi esperti sono pieni di esso. Ma, proprio per essere sicuri, prima di inviare il vostro sito per l’approvazione – cercare di ottenere il vostro sito una parte del traffico.

Consigli utili per un approvazione facile e veloce

>> Prendere contenuti da articolo directory come www.goarticles.com – appena messo tali articoli nel vostro sito, ricevendo 15-20 è facile.

>> Prima di inviare il vostro sito per l’approvazione, postare in alcuni forum con link del tuo sito web in file di firma – questo ti aiuterà a ottenere una parte del traffico immediata.

>> Fare un sito web molto semplice, con gli articoli 15-20, una pagina Contattaci, una politica sulla privacy e il disclaimer tipico.

Questo è tutto – siete pronti per ottenere approvato per Google Adsense. So che ho fatto sembra troppo facile, ma onestamente, noi abbiamo un track record che lo dimostra. E ricordate, se non ottenere approvato, si può sempre sistemare le cose e riprovare.

Quindi, smettere di aspettare – si applica ora – Google Adsense è una grande fonte di reddito

WordPress – Plugin per la gestione della SEO

WordPress – Plugin per la gestione della SEO

All, Seo, Wordpress

Yoast SEO per ottimizzare gli articoli del blog

Prima di installare plugin, assicurati di avere una copia di backup del tuo sito! Alcuni degli strumenti presenti in questa guida, seppur siano tra i più utilizzati al mondo, non risultano più aggiornati. Procedi quindi con cautela.

Questa guida riguarda proprio i plugin SEO. Fare SEO nel modo corretto è essenziale per avere un sito web di successo ed usando uno degli gli strumenti elencati di seguito andrai sul sicuro.

1. Yoast SEO

Questo è in assoluto il plugin migliore per ottimizzare articoli e pagine su WordPress. Ha moltissime funzionalità (genera anche le sitemap) e soddisferà il 90% delle tue esigenze in materia di SEO. Lo usiamo pure noi ed abbiamo pubblicato una guida qui.

2. All In One SEO Pack

Molto simile al plugin di Yoast, questo è uno strumento SEO multifunzionale, configurare All in One SEO Pack Sul Tuo Sito in WordPress è molto importante.

3. SEO Friendly Images (ad oggi non risulta aggiornato)

Questo è uno strumento fantastico per ottimizzare le immagini sul tuo sito WordPress. Infatti, completa automaticamente i campi ALT tag e Title quando te ne dimentichi o non hai voglia di farlo.

4. Google XML Sitemaps

In assoluto lo strumento migliore per generare automaticamente una sitemap del tuo sito WordPress e mandarla ai motori di ricerca. Se stai usando SEO By Yoast però non ne hai bisogno in quanto questa funzionalità è inclusa.

5. All In One Webmaster

Una buona alternativa a Google XML Sitemaps per generare sitemap, anche con qualche funzionalità in più.

Da zero a webmaster – Il mondo del Web in 10 passi

Da zero a webmaster – Il mondo del Web in 10 passi

All, Seo, Webdesign, Webdeveloper, Webmaster, Wordpress

Il mondo del Web è complesso, impegnativo e dinamico, ma questo non vuol dire che non possiamo farne parte. Di seguito troverete alcune guide fondamentali che vi permetteranno di cominciare la vostra carriera lavorativa, approfondire gli studi o semplicemente buttare uno sguardo in questo infinito mondo. Le guide sono stilate in ordine di difficoltà, è fortemente suggerito cominciare dalla #1 senza saltare nessun passaggio. D’altro canto, se siete sicuri delle vostre capacità e conoscenze potete comunque saltare l’introduzione.

INTRODUZIONE

Sapere dove ci troviamo, è importante. Questa guida introduttiva vi spiegherà tutto quanto!

Se la guida vi è piaciuta e volete approfondire questa panoramica, vi raccomando questo articolo!

CAPITOLO #1 – IL SITO WEB

Se avete letto l’introduzione, vi è ben chiaro che internet è nato per far spazio agli spazi web. Ma che cosa sono di preciso? Cos’è di preciso un sito? E cosa possiamo farci? Tutte queste domande, trovano risposta in questo articolo. Sia che siate ai primi passi o avete già dell’esperienza alle spalle, vi consiglio fortemente di leggerlo.

CAPITOLO #2 – SOLO PER PROGRAMMATORI

La programmazione è la linfa vitale di ogni software e di ogni cosa “vivente” nel mondo digitale. Essere programmatori è un impegno che non lascia spazio ad altri lavori.Ciò non toglie che possiate mettere mano a progetti già esistenti. Se non vi piace un certo strumenti, con le abilità di un programmatore sarete in grado di reinventarlo o addirittura migliorarlo.

Se avete già le mani in pasta in questo campo, date un occhio a questo articolo che illustra cosa vuol dire essere un Webdeveloper!

CAPITOLO #3 – LASCIAMO LA PROGRAMMAZIONE

Se vi piace creare, non necessariamente dobbiamo ricorrere alla programmazione. L’utilizzo di strumenti come i CMS non necessitano una conoscenza a 360° della programmazione. Utilizziamo CMS come WordPress o Joomla, non vedete questa scelta come barare o perdersi parte del divertimento. Conoscere in maniera profonda un CMS come WordPress, è un lavoro al che nessun programmatore potrà mai portare a termine.

Lasciate ad ognuno il proprio lavoro. Ecco da dove iniziare! Questo articolo vi spiegherà come affrontare il primo approccio al CMS.

CAPITOLO #4 – APPROFONDIRE

WordPress è uno strumento senza limiti. Da potere alle vostre idea e sfogo alla vostra creatività; capire ogni funzione di questo CMS sarà la vostra arma. Non fermatevi a quello che vedete o che vi piace, scavate a fondo e troverete un vero e proprio tesoro digitale.

Qui vi propongo una doppia scelta:

  1.  se siete dei principianti ecco a voi da dove partire. Da questo articolo!
  2. se siete dei veterani ecco a voi da dove continuare. Da questo articolo!

CAPITOLO #5 – IL DESIGN

A tutti piace la velocità, la potenza, le funzionalità. Tutte queste caratteristiche però non hanno la possiblità di manifestarsi se non puntiamo ad un ottimo design. Un interfaccia user friendly, strumenti facili da capire, be strutturati. L’occhio vuole la sua parte, stile, modernità e colori saranno il biglietto da visita del tuo sito!

Questo articolo spazia dai primi passi, fino a consigli per esperti! Da non perdere!

CAPITOLO #6 – WEBSITE

Se i concetti vi sono chiari, vi starete chiedendo “ma da dove parto per fare tutto ciò?”. Ecco a voi la risposta; in questo articolo c’è tutto quello che dovete sapere su dove e come crearvi il vostro sito web.

CAPITOLO #7 – SEO

Importantissimo. Parliamo di SEO; tutto quello che andrete a creare sarà visualizzabile sul web solamente se seguite queste regole fondamentali. Non sottovalutate mai questo campo!

CAPITOLO #8 – SEO PER ESPERTI

Il SEO ha mille sfumature, bisogna sapersi adattare a quello che è il campo di lavoro. Indicizzazioni, permalink, scouter, sitemap…Grazie a questo articolo sarete in grado di conoscere tutti i dettagli di questo mondo!

CAPITOLO #9 – IL WEBMASTER

E’ importante capire dove vogliamo arrivare, chi vogliamo essere. Che cosa fa di preciso un webmaster? Quali sono i suoi limiti e che cosa gli compete? Ecco la guida che risponde a tutte le vostre domande!

CAPITOLO #10 – LA CURIOSITA’

Essere curiosi è importante. Gettatevi in nuove avventure senza aver paura. Fate sbagli e cercate la soluzione, sbagliare è importante. Non escludete un argomento a priori solo perchè non lo conoscete.

Molti pensano che l’hacking sia qualcosa di malvagio. In realtà capire il proprio nemico è fondamentale, l’hackeraggio come strumento di difesa è un arma potentissima. Se sai come penetrare le difese del nemico, sai come le tue barriere posso essere annientate. Cominciate da questa guida e poi approfondite l’argomento in questo articolo!

Website – Come fare

Website – Come fare

Seo, Webdesign, Wordpress

Che caratteristiche deve avere un sito web

web_design

Ogni sito internet ha caratteristiche che devono avere la precedenza.

Tra queste, la definizione degli obiettivi: scelta da compiere prima di firmare un qualsiasi preventivo e contratto. Se iniziate a muovervi senza avere chiaro in mente a chi rivolgervi e come farlo, siete già fuori strada!

Affinché sia efficace per i vostri utenti, e quindi per il vostro business, il sito internet deve essere trovato facilmente, essere curato ed elegante dal punto di vista dell’immagine e dei contenuti, ma soprattutto, rappresentare la vostra azienda e offrire soluzioni ai consumatori.

Capire il posizionamento del vostro sito internet è il primo passo da compiere. Per farlo, serve un team di professionisti che vi guidi e vi suggerisca, un’agenzia di comunicazione che segua passo dopo passo la realizzazione del progetto attraverso:

  • un’indagine di mercato
  • lo studio del target di riferimento
  • la scrittura del giusto codice
  • una collocazione corretta di tag e parole chiave
  • testi e contenuti SEO friendly
  • uno struttura intuitiva e facilmente fruibile

Il mondo del web vive ad una velocità frenetica!

Difficilmente un navigatore spende più di qualche decina di secondo su una pagina web. Questo significa che è necessario colpirlo subito e nella maniera giusta!

A cominciare dalla home page: deve immediatamente chiarire chi sei, cosa fai e dove sei, specialmente se la vostra azienda ha un mercato circoscritto geograficamente. La lentezza di apertura della home page vi può danneggiare doppiamente: gli utenti che arrivano per la prima volta sul vostro sito lo abbandonano stizziti e probabilmente non ci torneranno più, mentre quelli abituali hanno esigenze da soddisfare il più velocemente possibile e non è detto che continueranno a tornare sul vostro web site.

Costruire un sito “semplice” non è sinonimo di incapacità, ma anzi, significa avere chiari gli obiettivi che si vogliono raggiungere e quello di cui ha bisogno il target di riferimento, facilitandogli la navigazione. Questo lo potete raggiungere solo se avete chiaro

  • chi volete raggiungere
  • con quale messaggio
  • attraverso quali contenuti

La strategia prima di tutto, quindi, alla quale, però, aggiungere un impatto grafico coordinato. Non per forza quello che voi ritenete bello lo è anche per i navigatori, come si suol dire “non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace”. Ma, soprattutto, non è detto che sia funzionale!

 Il vostro sito internet deve parlare a chi lo visita, non a voi!

In fin dei conti, voi i vostri prodotti/servizi li conoscete fin troppo bene, per cui utilizzate sempre una prospettiva diversa per guardarlo, utilizzando gli occhi dei vostri clienti o potenziali tali.

SEO: le 10 regole

SEO: le 10 regole

Seo

Come scrivere articoli SEO e essere coinvolgenti

Sai che esistono delle regole che permettono di scrivere articoli SEO ed essere coinvolgenti allo stesso tempo?

La crescente popolarità della SEO ha diffuso una certa urgenza nell’ottimizzare i contenuti del proprio sito web. Sono nate tecniche, consigli e plugin mirati a questo scopo. Così tutti, dalle grandi aziende ai blog amatoriali, si sono conformati a questa linea di pensiero.

Tuttavia quello che è un chiaro beneficio per la tua attività, può fare perdere di vista l’obiettivo primario di un blog: coinvolgere chi lo legge. Certo, cavalcare l’onda delle SERP permette di ottenere grandi volumi di traffico, ma non è quello che tiene i tuoi utenti incollati davanti allo schermo fino all’ultima parola.

Un articolo non può sembrare scritto da un computer. Allo stesso tempo non può ignorare le dinamiche del web di oggi. E così si crea un dualismo: un conflitto che ci mette erroneamente davanti ad una scelta che non dovrebbe mai essere fatta. Ecco come scrivere articoli SEO ed essere coinvolgenti, ovvero come raggiungere l’equilibrio perfetto tra ottimizzazione e appealing. Potrai così apparire tra i primi risultati di una ricerca e incrementare il Time on Page dei tuoi utenti.

#1 Proponi contenuti interessanti

Se vuoi fare le cose per bene, allora devi partire dalle fondamenta. Qual è il primo passo nello scrivere un articolo di successo? Naturalmente, scegliere l’argomento giusto. Si tratta del cuore dello scrivere, il principio su cui poggia l’intero articolo. Per scegliere i contenuti giusti è fondamentale essere sempre sul pezzo. Chiediti quali sono i temi più interessanti del momento nella tua nicchia e dedicagli un articolo. Per farlo tieniti costantemente aggiornato sulle novità, gli eventi e i trend del settore.

Un contenuto deve essere originale, interessante e utile. Dunque, in grado di rispondere a un bisogno degli utenti e di coinvolgerli sino in fondo.

#2 Scegli e usa le parole chiave giuste

ricerca parole chiave

Le parole chiave sono i neuroni della SEO. I puntini che collegati permettono di formare l’intero disegno. Quando scrivi sul tuo blog, è importante selezionare quelle più mirate e usarle con criterio.

Per scegliere le parole chiave giuste devi pensare come un utente. Cosa digiterà sui motori di ricerca per arrivare a quel determinato contenuto? Puoi aiutarti utilizzando strumenti come Google AdWords, da cui è possibile ottenere il volume di ricerca per ogni singola keyword.Scegli una o due parole chiave per ogni articolo. Non di più. Stipare un volume esagerato di parole chiave in un singolo post, è un errore tanto grave quanto non usarle del tutto. I motori di ricerca penalizzano i contenuti che contengono troppe ripetizioni e averne al massimo due aiuta a rendere la lettura più scorrevole.

Meglio se le parole chiave in questione sono long-tail, ovvero composte da più parole. In questo modo saranno più efficaci e precise, attirando sul tuo blog un pubblico propenso a fermarsi più tempo per leggere l’articolo.

#3 Scegli un titolo SEO accattivante

Il titolo riflette l’essenza dell’articolo e dunque richiede lo stesso identico trattamento riservato ai contenuti. Se vuoi scrivere articoli SEO ed essere coinvolgente, le stesse caratteristiche devono essere presenti nel titolo. Assicurati che il titolo contenga la parola chiave principale (è importantissimo), e che non sia troppo lungo. Deve avere anche un valore persuasivo e toccare le corde giuste del lettore. Cerca un mix tra i due aspetti, aiutandoti con la punteggiatura. Ad esempio, per un articolo sul Giappone puoi scegliere “Sul dorso del drago: come organizzare un viaggio in Giappone”.

#4 Scrivi un’introduzione

Come il titolo, anche l’introduzione di un articolo ha una vita a sé. Dal punto di vista SEO è importante, perché è una delle parti in cui è più utile inserire la parola chiave, possibilmente all’inizio (prima frase).

L’introduzione di un articolo svolge poi un servizio molto apprezzato dai lettori, dandogli la possibilità di avere un’anteprima dell’argomento trattato nel testo che segue. Per questo è importante riassumere l’obiettivo dell’articolo in queste poche righe.

#5 Usa paragrafi brevi e sottotitoli

Per un aspetto SEO e per la qualità formale, è importante dividere i tuoi articoli in paragrafi brevi. Quanto brevi? Massimo tre periodi o 50 parole. Tanto i lettori quanto gli spider di Google rispondono bene a questa struttura. Non solo perché un blocco di testo unico spaventa chiunque (specialmente online, dove lo spam massimo di attenzione si riduce a una manciata di secondi), ma anche per aiutare chi legge a scorrere agevolmente attraverso il contenuto e individuare così le parti più interessanti del testo.

Allo stesso modo, è bene inserire dei sottotitoli che traccino lo scheletro del testo. Si tratta di piccole “boe” che rendono l’articolo più facilmente navigabile.

#6 Inserisci delle immagini

Inserisci immagini di valore per scrivere articoli SEO

Da un punto di vista di seduzione è chiaro il motivo per cui convenga inserire delle immagini all’interno di un articolo. Chi l’avrebbe mai detto che anche le immagini hanno una funzione SEO? Invece è proprio così. Puoi ottimizzare le immagini inserendo un titolo e una descrizione. In questo modo potranno comunicare con i motori di ricerca.

Scegli solo immagini che aggiungono un valore al testo. Lo completano, sintetizzandolo. Per questo non devono mai essere troppo letterali. Pensa all’aspetto visual del tuo articolo come la molla che innesca la curiosità del lettore, o come la esatta prosecuzione della parte discorsiva.

#7 Includi una CTA

CTA sta per Call To Action. E Call To Action vuol dire non lasciare i tuoi lettori a guardarsi la punta delle dita. In altre parole, devi invitarli a compiere un’azione.

Solitamente questa CTA va inserita alla fine dell’articolo chiedendo agli utenti di fare qualcosa che completi la lettura, oppure che sia social-driven, come condividere la pagina o commentare. Questo da un senso compiuto all’articolo che va oltre il contenuto in sé. Un po’ come trasformare un disegno in un oggetto tridimensionale.

#8 Diventa “portatile”

Un altro modo per scrivere articoli SEO ed essere coinvolgenti è rendere il proprio blog reattivo su dispositivi portatili. Oggi molti degli utenti che visualizzano un sito web lo fanno da smartphone o tablet e si aspettano che il portale sia intuitivo quanto su pc. Un risultato diverso crea un forte disagio al lettore. Sull’onda di queste nuove abitudini, Google sta premiando i blog che sono stati ottimizzati anche per dispositivi portatili. Questo aggiunge al movente funzionale un incentivo SEO per farlo.

#9 Aggiorna i tuoi contenuti

Infatti la loro longevità è proprio breve, classificandoli insieme alle farfalle e altri insetti sfortunati. Nonostante l’argomento possa essere ancora attuale, risulta molto difficile guadagnarsi la grazia dei motori di ricerca e degli utenti con un articolo datato. Per questo è consigliato aggiornare costantemente i propri contenuti, così da rinnovare il loro successo e attualizzarli.

#10 Inserisci collegamenti interni

ottimizza link tra pagine sito

Perché proporre un solo articolo quando hai un intero blog a disposizione? Individua una parte del testo che puoi usare come trampolino per inserire il link ad un altro articolo in cui hai trattato quel concetto.

Questi link porgono ai lettori un set di risorse extra che – se pertinenti – apprezzeranno sicuramente. Allo stesso tempo aiutano l’indicizzazione del tuo sito web da parte dei motori di ricerca.

Seguendo queste regole, è facile scrivere articoli SEO ed essere coinvolgenti allo stesso tempo. Si tratta di applicare scelte che beneficiano tanto l’ottimizzazione quanto la lettura. Così sarai il primo risultato che gli utenti troveranno, e un contenuto avvincente da leggere.

SEO – Le basi per l’ottimizzazione

SEO – Le basi per l’ottimizzazione

Seo

SEO, la strada verso la popolarità

Qual’è la definizione di SEO? E’ un acronimo che sta per Search Engine Optimization, che in italiano potrebbe essere tradotto come “ottimizzazione per i motori di ricerca (e per gli utenti che li utilizzano)“.

È sicuramente difficile dare una definizione univoca, in quanto il concetto è molto ampio. Nelle prossime righe provo però a dare una mia interpretazione di che cosa è la SEO. È l’insieme delle tecniche e strategie che permettono ad un sito web di essere trovato dagli utenti sui motori di ricerca (tra i risultati non a pagamento) nel momento zero della verità, cioè proprio nel momento in cui stanno cercando informazioni su determinati contenuti, prodotti o servizi. Essa comprende tutte quelle attività (sia strategiche che operative) che permettono ai contenuti di un sito web di essere visibili tra i risultati organici dei motori di ricerca per determinate parole chiave, e di essere trovati da parte di utenti interessati a quella tipologia di contenuto.

Seo come strumento

Fondamentale strumento di marketing che permette di intercettare utenti interessati ad un determinato argomento/prodotto/servizio e di attirarli (come una calamita) su un determinato sito web nel momento stesso in cui loro esplicitano questo bisogno tramite una ricerca sui motori, con lo scopo di soddisfare le loro esigenze.

Per usare una metafora, la SEO è una potente calamita in grado di attirare su un sito web utenti targettizzati tramite i risultati organici dei ricerca sui motori. Per approfondire il concetto, vi suggerisco di leggere questo interessante post di Andrea Pernici che raccoglie le definizioni di SEO date da numerosi addetti ai lavori.

L’ottimizzazione per Google

Nei primi anni Duemila il motore di ricerca Google ha introdotto un elemento di novità nell’approccio al problema dell’indicizzazione del web, il PageRank, un algoritmo di valutazione della rilevanza di una pagina basato su concetti matematici. Nel decennio successivo questo valore ha perso progressivamente importanza.

Oggi è considerato uno dei tanti parametri di cui tener conto (e non il più importante). Robert Metcalfe (inventore di Ethernet), ha definito tale algoritmo come “l’effetto della rete” (network effect): una rete è tanto più utile quanto più elevato è il numero dei suoi utenti. Google indicizza una pagina basandosi sui suoi contenuti e sui link che puntano ad essa. Non solo: utilizza anche 200 valori segreti (o almeno lo sono la maggior parte di essi), che interagiscono mediante l’algoritmo di Google per definire la qualità e vari altri fattori contenuti nei siti (e nei blog, oltre che nei servizi utili nel web).

Nelle varie informazioni che è necessario conoscere per arrivare nelle vette dell’ottimizzazione per Google è necessario che il proprio sito possa essere SEO friendly, ovvero che possa essere riconosciuto come sito o blog facilitato per quanto riguarda la lettura dei bot dei motori di ricerca. Ciò avviene prestando particolare cura a molti degli elementi che si trovano in ogni pagina di un sito web, e di ogni documento caricato sul web. Il concetto iniziale di PageRank di Google è stato con il tempo sostituito dal TrustRank, che è un indice più complesso, benché non esista ad oggi un modo per poterlo misurare in correlazione ad un sito web.